Quali piatti scegliere dal menù Baita Dovich? Semplice, tutti!
Facile rispondere così direte voi, ma come si fa a decidere cosa ordinare?
In questo articolo vi presentiamo due dei nostri piatti preferiti, così per farveli conoscere meglio e aiutarvi nella scelta al momento dell’ordinazione.
Iniziamo dalla Tartare di sottofiletto di manzo e continuiamo con i Chitarrini di pasta fatta in casa.
Buon appetito… emm scusate, buona lettura!
Nota bene: lo staff di Baita Dovich declina ogni responsabilità nel caso di improvvisi attacchi di fame o di impulsive fughe in direzione del nostro albergo.
Menù Baita Dovich: la tartare
La Tartare di sottofiletto di manzo è uno antipasto, ma viene scelto spesso anche come secondo piatto.
La tartare del menù Baita Dovich è insaporita con una punta di mostarda di Digione. Questa mostarda è famosa per essere tra le senapi più buone, ma anche tra le più piccanti. Ma non temete, le vostre bocche non prenderanno fuoco ad ogni morso, perché il sapore che la mostarda conferisce alla nostra tarare regala il giusto equilibrio tra piccante e balsamico.
Nel piatto un ovetto di quaglia accompagna la carne, che è stata tritata al momento da Jacopo, lo chef di Baita Dovich. Tritare la carne mentre si prepara il piatto e non prima, è molto importante. La carne preparata anche solo qualche ora prima perde le proprie caratteristiche organolettiche.
Una tartare fresca, preparata e condita al momento, la riconosci dal colore rosso vivo, dal profumo intenso e dal sapore ineguagliabile.
Menù Baita Dovich: Chitarrini di pasta fresca
Si fa presto a dire pastasciutta. Ma quante volte vi è capitato di assaggiare della pasta preparata frettolosamente, perchè tanto è un piatto che ognuno sa cucinare anche a casa propria? Al ristorante Baita Dovich invece siamo convinti che la ricercatezza e la fantasia debbano essere l’ingrediente principe di ogni piatto, anche di una pasta.
Prepariamo in casa l’impasto dei Chitarrini, con farina Petra, che è perfetta. Mentre cuciniamo i gamberoni e la zucca in forno Rational, che ci permette di cuocere a bassa temperatura e sottovuoto. Il risultato è un tripudio di profumi e sapori, che non sono andati persi nella cottura e che trasformano una pastasciutta, in un primo piatto gourmet.